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8 marzo 2010 | Notizie | Los transgénicos nos roban el futuro | Foreste e biodiversità | Sovranità alimentare
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO per la sua sigla in inglese) è “contaminata transgeneticamente” a causa della sua vicinanza alle produttrici di sementi internazionali, e questo si può considerare una “tragedia” per l’umanità.
Così si è espresso ieri a Guadalajara Pat Mooney, premio Nobel Alternativo e direttore esecutivo del Gruppo ETC, nelle attività parallele alla Conferenza sulle Biotecnologie Agricole nei Paesi in Via di Sviluppo.
Mooney ha ricordato che negli ultimi mesi circa 1500 organizzazioni sociali di tutto il mondo hanno inviato una lettera al Segretario Generale della FAO per avvisare del “crimine contro l’umanità” che vive il Messico con le coltivazioni di mais transgenico, e la risposta che hanno ottenuto è stata che non è possibile intervenire in un “assunto nazionale”.
“E poi la FAO viene in Messico, qui a Guadalajara, e realizza una conferenza sulla biotecnologia nelle coltivazioni”, si è lamentato l’attivista. Oltre a questo bisogna ricordare che l’organismo mondiale ha impedito la partecipazione alle conferenze di organizzazioni messicane come l’Unione Nazionale di Organizzazioni Regionali Contadine Autonome (UNORCA).
Nel suo intervento, Mooney ha parlato inoltre delle crisi mondiali come un’opportunità per le grandi industrie, delle conseguenze delle cosiddette Associazioni Pubblico-Private e della tendenza al monopolio tra le corporazioni transnazionali del settore.
“Negli ultimi 35 anni, dopo l’ultima grande crisi alimentare, ciò che è successo è stato che siamo passati da circa 7000 differenti produttrici di sementi nel mondo, che fornivano le sementi agli agricoltori, a solo quattro imprese che controllano più della metà del mercato mondiale delle sementi”, ha spiegato lo specialista.
Le dieci imprese più grandi controllano due terzi del mercato mondiale delle sementi commerciali e le imprese chimiche più importanti sono passate da 65 a nove, che oggi controllano il 90% del mercato mondiale di pesticidi, secondo Mooney. “E allo stesso modo le grandi imprese si sono appropriate del mercato della medicina veterinaria e del mercato della genetica dell’allevamento”, ha aggiunto.
Le soluzioni proposte originalmente per arrivare a questa situazione non furono tali. “Avete notato quanto successo hanno avuto le imprese? Nel 1996 c’erano 400 milioni di affamati in tutto il mondo. L’anno scorso, durante l’ultimo vertice sull’alimentazione, si calcolavano mille milioni di affamati nel pianeta”, ha ironizzato il direttore del Gruppo ETC.
Per Mooney sei i contadini messicani perdono la loro battaglia a favore del mais le conseguenze saranno fatali, “Se perdete la battaglia nel centro di origine del mais, allora perderanno i centri di origine della diversità agricola di tutto il mondo. Nos possiamo vincere se voi perdete. Voi non solo state lottando in difesa del mais, non solo state lottando contro Monsanto. State lottando contro i nuovi “signori della biomassa”e contro i nuovi controlli che loro propongono sulle nuove tecnologie. Tutti dipendiamo da voi”, ha concluso.
traduttrice: Giorgia Scurato
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