In una nota la Confederazione Mapuche di Neuquén ha messo in allerta riguardo questa manovra e ha annunciato la presentazione di denunce a diversi organismi come l’INAI (Istituto Nazionale di Affari Indigeni) e l’INADI (Istituto Nazionale Contro la Discriminazione, la Xenofobia e il Razzismo) e ha segnalato che si presenterà con il caso alla Corte Interamericana dei Diritti Umani per evidenziare lo spirito repressore del Governo della Provincia contro il Popolo Mapuche.

In alcune dichiarazioni a FM GENTE DE RADIO Yeni Bravo, integrante della comunità colpita, ha denunciato come il governo della provincia vicina discrimini gli integranti del popolo mapuche. “Il governatore (della provincia), come il governo locale, non ci permette di vivere come esseri umani (...) perchè se andiamo a comprare, per esempio, materiale per fare qualcosa di buono, c’è l’ordine che non ci vendano il materiale” e ha aggiunto “non vale nemmeno il diritto dei bambini, quello ancestrale, niente. Qua ciò che vale è il potere acquisitivo”.

Ricordiamo che a Villa La Angostura il popolo mapuche non è riconosciuto nella carta organica.

Davanti a questa situazione varie espressioni del popolo ancestrale mapuche si sono presentate sul posto per resistere a quest’ordine.

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traduttrice: Giorgia Scurato

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