24 de noviembre de 2009 | Entrevistas | Derechos humanos | Justicia climática y energía
Davanti all’inazione delle autorità come la Direzione dell’Ambiente, il Municipio e il proprio Ministero dell’Agricoltura, gli abitanti si sono organizzati e hanno presentato una querela giudiziaria. La prima consegenza è stata una risoluzione di principio in base alla quale non sarà permessa la coltivazione fino al processo.
Mercoledì 18 novembre nella scuola pubblica della zona mobilitata contro i transgenici si è tenuta una tavola rotonda in cui medici, biologi e agronomi hanno informato la comunità sugli effetti dei transgenici pera la salute umana, i beni naturali e l’ambiente.
La giornata è stata convocata, tra gli altri, da RAPAL, REDES – Amici della Terra Uruguay, l’Associazione di Produttori Organici e la Società di Apicoltura Uruguaiana.
Radio Mundo Real ha raccolto la testimonianza di Leticia Cabeda, una degli abitanti che fa parte dell’organizzazione di questa resistenza ai transgenici e che ha alle spalle altri antecedenti nelle zone rurali e urbane uruguaiane.
traduttrice: Giorgia Scurato
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