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8 aprile 2010 | Radios Comunitarias | Diritti Umani
Il presidente Barack Obama è rientrato da poco dal suo primo viaggio in Afghanistan come Comandante delle Forze Armate. L’invasione e l’occupazione di questo paese capeggiata dagli Stati Uniti è entrata nel suo nono anno, tra i crescenti paragoni con il Vietnam.
di Amy Goodman, 2010
Daniel Ellsberg, che Henry Kissinger qualificò come “l’uomo più pericoloso degli Stati Uniti”, filtrò i cosiddetti Documenti del Pentagono nel 1971. Ellsberg, che era uno dei principali analisti del Pentagono, fotocopiò quei documenti altamente confidenziali di 7.000 pagine sulla partecipazione degli Stati Uniti in Vietnam e li dette alla stampa, aiutando a mettere fine alla Guerra in Vietnam.
“Il Presidente Obama sta facendo tutti i passi simbolici necessari per far sì che questa guerra venga chiamata ’la guerra di Obama’”, mi ha detto Ellsberg di recente e ha menzionato i “memorandum di Eikenberry”, redatti dall’ambasciatore degli Stati Uniti in Afghanistan, Karly Eikenberry, che sono stati filtrati e poi stampati nel gennaio scorso dal New York Times.
Ellsberg ha detto: “I cavi di Eikenberry, ora, a questo punto, sono come un riassunto dei Documenti del Pentagono in Afghanistan. E questo è il primo gruppo di documenti di cui abbiamo bisogno in questo momento. Semplicemente cambi il nome del luogo, tolga ’Saigon’ e metta ’Kabul’ e metta le forze nazionali afghane funzionando come sostituto del nostro Esercito mercenario della Repubblica del Vietnam, e dicono quasi le stesse cose”.
Le politiche che raccomandano i memorandum di Eikenberry sono opposte a quelle proposte dai Generali David Petraeus e Stanley McChrystal, che appoggiano l’aumento di soldati e una campagna di controinsurrezione in Afghanistan. Eikenberry ha scritto che il Presidente Hamid Karzai non è “un socio strategico adeguato”, e che “inviare forze aggiuntive allontanerà il giorno in cui gli afghani assumano il potere e renderà difficile, o impossibile, che la nostra gente ritorni al paese in un tempo ragionevole”. La posizione di Petraeus e McChrystal ha prevalso. Le forze armate lanceranno una gran campagna in giugno nella seconda città più grande dell’Afghanistan, Kandahar. Nel frattempo, con una sincerità sorprendente, McChrystal ha detto questa settimana in una videoconferenza, a proposito del numero di civili assassinati dalle forze armate statunitensi: “Abbiamo ucciso una gran quantità di persone, però per quanto io ne sappia, nessuno di loro aveva dimostrato di essere una minaccia”. Intanto l’indice dei ritiri di soldati statunitensi è il doppio rispetto ad un anno fa.
Tavis Smiley emetterà un programma speciale in PBS questa settimana su uno dei discorsi più potenti e ignorati del Reverendo Martin Luther King Jr. Il discorso fu pronunciato il 4 aprile 1967, esattamente un anno prima del giorno in cui King fu assassinato. Il leader dei diritti civili titolò il discorso “Oltre il Vietnam”, e chiamò il governo degli Stati Uniti “il maggior fornitore di violenza nel mondo d’oggi”, suscitando una gran polemica. King quel giorno disse: “Mentre camminavo tra i giovani disperati, rifiutati e furiosi, dicevo loro che i cocktail Molotov e i rifle non avrebbero risolto i loro problemi. Ho cercato di offrire loro la mia compassione più profonda, mantenendo allo stesso tempo la mia convinzione del fatto che il modo più significativo di arrivare al cambiamento sociale è attraverso l’azione non violenta; però loro mi scrivono e mi chiedono ’E che succede con il Vietnam?’... e mi sono reso conto che mai avrei potuto alzare la mia voce contro la violenza degli oppressi nei ghetti se prima non avessi parlato chiaramente del principale fornitore di violenza nel mondo attuale: il mio governo.”
La stampa ha demonizzato King. La rivista Times ha detto che il suo discorso era “una calunnia demagogica che sembrava un copione per Radio Hanoi”. Tavis Smiley ha parlato dell’importanza del discorso di King oggigiorno: “La maggior parte degli statunitensi, credo, conosce il suo famoso discorso ’Ho un sogno’. Alcuni statunitensi conoscono il discorso de ’la cima della montagna’, pronunciato la notte prima di essere assassinato a Memphis. Però la maggior parte degli statunitensi non conosce questo discorso, ’Oltre il Vietnam’, che provocò nuovi problemi a King. Se uno cambia le parole Iraq per Vietnam, Afghanistan per Vietnam, Pakistan per Vietnam, questo discorso è molto pertinente con l’attualità”.
Come King, Obama ha vinto il Premio Nobel per la Pace. Nel suo discorso di accettazione, Obama ha menzionato King varie volte, ma il suo obiettivo era difendere la guerra in Afghanistan. Il professore dell’Università di Princeton Cornel West, in un’intervista con Tavis Smiley, ha detto sul discorso di accettazione del Premio Nobel da parte di Obama: “Mi ha infastidito ascoltare il mio caro fratello Barack Obama criticare King nel contesto di uno scenario mondiale dicendo che le analisi di Martin Luther King Jr. non erano utili per un Comandante delle Forze Armate perchè il male esiste, come se Martin Luther King Jr. non conoscesse il male. Martin Luther King Jr. lottava contro il terrorismo. Era una anti-terrorista che lottava contro Jim Crow e James Crow. Martin Luther King Jr. conosceva il male molto meglio che molti di noi, incluso il nostro caro presidente.
Agli inizi di marzo, il diputato democratico dell’Ohio, Dennis Kucinich, ha presentato una risoluzione per mettere fine alla guerra in Afghanistan. Kucinich ha detto: “Avremo la possibilità, per la prima volta, di riflettere sulla nostra responsabilità verso le morti dei soldati, che ora raggiungono il migliaio, di vedere le nostre responsabilità verso i costi della guerra, che raggiungono i 250 miliardi di dollari; la nostra responsabilità verso la morte di civili e i costi umani della guerra; la nostra responsabilità di combattere la corruzione che c’è in Afghanistan”. La risoluzione è stata bocciata con 356 voti contro 65. Questa settimana il Washington Post ha pubblicato i risultati di un’inchiesta realizzata con 1000 persone. L’inchiesta ha rivelato che il Presidente Barack Obama ha un indice di approvazione del 53 per cento per quanto riguarda la gestione della guerra in Afghanistan.
È improbabile che la popolazione si opponga a qualcosa che sempre di più riceve meno attenzione mediatica. Mentre la stampa si concentra nei dettagli scandalosi dei costi del Comitato Nazionale Repubblicano in viaggi sontuosi, specialmente uno a un Cabaret di Los Angeles, il costo della guerra in Afghanistan viene stimato ora in più di 260 miliardi di dollari. Il costo in vite perse, in persone rese invalide, è incalcolabile. La vera oscenità è la guerra. Ellsberg spera che i memorandum di Eikenberry siano solo i primi di molti memorandum filtrati, e che una nuova ondata di Documenti del Pentagono coscientizzi la popolazione sulla necessità urgente di mettere fine alla guerra di Obama.
Foto: shiandalus.blogspot.com
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