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12 luglio 2009 | Notizie | Honduras libre | Diritti Umani
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Come era previsto martedì scorso la segretaria di Stato statunitense, Hillary Clinton, ha ricevuto il presidente honduregno, Manuel Zelaya. Il risultato più evidente della riunione è stata la conferma del riconoscimento da parte degli Stati Uniti di Zelaya come presidente legittimo dell’Honduras ed è stata sollecitata la mediazione del presidente del Costa Rica, Óscar Arias, tra il governo golpista e il costituzionale dell’Honduras.
Zelaya ha detto che parteciperà alle conversazioni che si terranno a San José, però ha affermato che la unica cosa non negoziabile sarà il suo ritorno in Honduras come presidente costituzionale.
Ha chiesto agli honduregni che continuino la mobilitazione fino al suo ritorno ad occupare il suo posto, e ha detto che non rimarrà nemmeno “un secondo in meno” alla presidenza rispetto a ciò che prevede il mandato costituzionale.
Da martedì al fronte delle mobilitazioni in Honduras c’è stata sua moglie, Xiomara Castro, la quale non considerava corretto rimanere rifugiata mentre il popolo era in strada reclamando per il restauro democratico. Ha detto inoltre di non aver paura, nonostante la repressione sia già costata la vita a varie persone che manifestavano pacificamente per il ritorno del presidente.
“Il popolo e la tua famiglia sono forti”, ha detto la prima donna a suo marito quando sono terminate le mobilitazioni di martedì.
traduttrice: Giorgia Scurato
Imagen: http://mimundo-jamesrodriguez-esp.blogspot.com
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