Non è passato nemmeno un giorno senza che ci fossero le prime proteste di fronte alla sede del Parlamento comunitario; accompagnati dalle loro mucche, tre mila produttori di latte hanno manifestato di fronte ai legislatori del blocco il giorno in cui iniziavano le sessioni della camera europea, con il reclamo che si inverta la liberalizzazione del mercato latteo.
I produttori richiedono che si stabilisca un prezzo minimo per la vendita del latte perchè possano continuare con il loro lavoro in modo che possano sopravvivere, hanno spiegato alla stampa alcuni manifestanti.

La protesta è stata accompagnata da José Bové, eurodeputato ambientalista e referente del movimento di base Via Campesina.

“La situazione dei produttori di latte in Europa è assolutamente drammatica. Che si stiano eliminando i meccanismi di controllo, che si permetta all’industria alimentare comprare il latte al di sotto del costo di produzione va contro ciò che deve essere la politica agricola comune”, ha affermato Bové, come ha riportato l’agenzia Euronews.

Per il momento le autorità europee hanno segnalato che sono disposte a prorogare di un anno gli aiuti economici che si offrono al settore. Inoltre, in seguito alle proteste, sono stati invitati i sindacati dei produttori che hanno organizzato la mobilitazione a partecipare alla prima riunione della Commissione dell’Agricoltura del blocco e poter così sollevare le loro richieste.

traduttrice: Giorgia Scurato